Storia
Il suo "esordio" trae origine dalla lungimirante tenacia della sua "fondatrice" Angelina Melia e dal mecenatismo artistico che ha caratterizzato la sua esistenza. I primi passi di Angelina Melia risalgono agli anni '80 quando, mettendo a disposizione del pubblico la sua casa, organizza cicli di conferenze e dibattiti su vari temi di interesse, con l'unico scopo di offrire occasioni di confronto e stimolare le capacità creative dei giovani, convinta com'era che fossero loro le nuove forze all'opera nel piccolo paese (suo per nascita), e che solo attraverso la discussione di una serie di progetti e proposte si potevano dotare di strumenti necessari per innescare processi di trasformazione e riorganizzazione finalizzata alla valorizzazione e all'arricchimento del patrimonio artistico e culturale del territorio.
Angelina Melia, con il coinvolgimento di altri soci, ha prima fondato il "The Walkie Talkie Club" e poi, nel 1987, ha istituito l'associazione culturale 'AM International' (acronimo di Attività Multiculturali). Fin dalla presentazione della prima mostra "Logos Mediterraneo" (a cura di Andrea La Porta e Toni Ferro), Angelina sviluppa l'idea di creare una collezione d'arte pubblica permanente in un territorio, appunto la "Valle dello Stilaro", particolarmente segnato da importanti tracce della Magna Grecia e della storia medievale, ma privo di riferimenti alla contemporaneità. Fonda così l'associazione culturale "AM International" - Pinacoteca di Bivongi, tenuta a battesimo dal Presidente della Giunta Regionale Rosario Olivo, dall'Assessore Regionale al Turismo Ubaldo Schifino, e da Walter Pedullà Presidente della Rai - Italia. Attraverso un articolato programma di mostre, AM divenne ben presto un punto di incontro per artisti di diversa astrazione culturale. Australiana di formazione, Angelina Melia, che aveva conosciuto l'emigrazione in tenera età, ha allestito la prima mostra nazionale di arte aborigena a Bivongi: "Graphics from the Christensen Fund" del più famoso artista aborigeno del W.A. Jimmy Pike. Nel 1989 partecipa, in rappresentanza della Regione Calabria, all'Esposizione Internazionale di Adelaide e l'anno successivo fa conoscere nuovamente l'arte aborigena in questa parte della Calabria con la mostra "Desert Dreaming" di Lyndsay Bird Mpetyane. Nel 1993, nell'ambito del programma regionale di scambi giovanili italo-britannici, ha organizzato un confronto reciproco tra giovani artisti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro e del College of Art & Design di Wigan (Manchester). Nel 1994 è stato organizzato e curato il gemellaggio di Bivongi (RC-Italia) e Midland (W. Australia), dove (tra le altre manifestazioni istituzionali) ha portato una mostra documentaria sulle opere di Tommaso Campanella "De tempore et occasione scribendi" (a cura di) Armando Brissoni, tenuta presso le Università di Perth (W.A.). |
Un altro evento internazionale ebbe luogo l'anno successivo, quando in collaborazione con EACLAS (Association of Australian Studies), organizzò a Bivongi la conferenza "Popoli del Mediterraneo e Nazioni del Commonwealth: Connessioni e Relazioni".
Nello stesso anno propone al Comune di Stilo l'istituzione della Pinacoteca "Francesco Cozza", di cui diventa presidente, estendendo al comune l'esperienza di "Utopie - mostra in progress" per l'avvio e la costituzione del primo nucleo di un'altra collezione d'arte pubblica.
Questi anni sono stati tutti scanditi da una serie ininterrotta di mostre di artisti internazionali, il cui epilogo è condensato nella realizzazione de: "Il Grande Disco". L'opera, attualmente di 3 metri di diametro (realizzata in terracotta da Cesare Sartori ed Elio Furina) e divenuta emblema della Pinacoteca di Bivongi, comprende i contributi grafici di 18 artisti della scuola di "Poesia Visiva - Parole e Immagini"). Il "Grande Disco", nato da un'idea di Luciano Caruso e Mario Parentela, ha una struttura a spirale aperta ed è pronto a ricevere ulteriori contributi da altri artisti che, sentendosi parte di una comunità globale, condividendone il tema comune "le origini della scrittura" volessero partecipare alla creazione di un'opera senza fine.
Altro evento culminante, frutto dell'energia determinata e coinvolgente che Angelina Melia ha saputo coltivare e diffondere, è stata la fondazione delle "ambasciate culturali all'estero". Risale infatti al 2000 la presentazione a Perth e Sydney del progetto dei centri di documentazione dell'arte contemporanea e il contestuale avvio del centro Doc-Art Gallery nella Città di Bayswater (WA), che verrà presto identificato come una vetrina della cultura calabrese e italiana nell'area urbana di Perth.
I locali messi a disposizione dall'amministrazione della città di Bayswater come sede della Doc-Art Gallery di Maylands, gestiti da AM international, ospitano oggi la collezione permanente d'arte colà creata attraverso la programmazione annuale dello scambio di "Artisti in Residenza" sviluppato tra Calabria e Australia per oltre quindici anni, che ha caratterizzato la “Doc-Art Gallery” come punto di riferimento e luogo di incontro per artisti locali e/o ospiti. Un'esperienza entusiasmante, per molti versi, che ha portato alla creazione di due distinte collezioni d'arte: una a Perth, dove sono esposte permanentemente opere di artisti calabresi (per lo più) ma anche nazionali; l'altra a Bivongi, composta da opere di artisti australiani, che è tra le più cospique (nel suo genere) tra quelle custodite nei musei più prestigiosi d'Italia.
Questo progetto ha anche permesso di includere nel museo oltre duecento artisti affermati e giovani emergenti.
Propaggine di tante attività sono stati anche i seminari di Soria della letteratura calabrese offerti agli insegnanti di lingua italiana all'estero (a cura di Pasquino Crupi) tenuti presso le Università e gli Istituti di Perth, Sydney e Canberra, grazie ai quali, un numero considerevole di docenti ha potuto seguire i Master di approfondimento (organizzati presso l'Università per Stranieri di Reggio Calabria). I testi di Storia della letteratura calabrese di Pasquino Crupi sono oggi utilizzati (in quelle Università) per l'insegnamento dell'italiano. Eventi, quindi, che hanno prodotto, oltre all'atto episodico dei Master, di tenere anche tracce durature per la diffusione delle opere degli autori calabresi oltre i confini geografici del loro territorio di appartenenza.
Così è stato anche per il convegno internazionale "La diaspora italiana dopo la seconda guerra mondiale", organizzato a Bivongi nel 2006, che ha visto la partecipazione di 18 relatori provenienti da altrettante università di Australia, Nuova Zelanda, Canada e Gran Bretagna, che hanno poi adottato la carta stampata degli atti come dispense di studio nei rispettivi istituti.
Altrettanto significativa è stata la presentazione delle opere di Mimmo Rotella al Museo Nazionale di Perth, presieduta dall'Assessore Regionale alla Cultura-Istruzione, On. Saverio Zavettieri; nonché la partecipazione (1990) al The Fremantle-Italian Twinning Festival (WA) con l'esposizione di due mostre (una di pittura e l'altra di disegno) di Andrea Cefaly junior, un'altra mostra di sculture di Italietta Carbone e la presentazione dei gioielli di scena, creati da Gerardo Sacco, per i set cinematografici di Federico Zeffirelli. Anche questo evento è stato molto frequentato e segnato dalla diffusione del patrimonio artistico della Calabria.
Nel 2008 Angelina Melia (in nome proprio ed in rappresentanza dell'Associazione AM International), per dare un'ulteriore garanzia alla fiducia e alla generosità dimostratale da tanti autori e artisti che con le loro donazioni avevano contribuito all'arricchimento dellla Collezione Permanente, ha costituito la Fondazione per l'arte, legando le collezioni d'arte acquisite alla dotazione patrimoniale: atto finalizzato alla tutela delle opere ma principalmente volto a prevenire e salvaguardare il patrimonio acquisito da eventuali divisioni e dispersioni.
Nello stesso anno AM International si arricchì anche dell'acquisizione di un un Fondo librario specializzato sulla letteratura dei paesi del Commonwealth. Un Fondo donato post mortem da uno dei suoi membri onorari, il professor J. Bernard Hickey (conosciuto da tutti come l'Ambasciatore della cultura australiana nel mondo). ll lascito è stato accolto quale segno di affetto e stima per Angelina Melia e per le numerose iniziative culturali che insieme avevano organizzato tra Italia e Australia in collaborazione con l'Università Cà Foscari di Venezia e l'Università di Lecce, dove egli era stato docente.
Se ci limitassimo a citare i titoli delle mostre allestite, l'elenco diventerebbe così lungo da stancare i più; ma non si potevano non citare almeno gli eventi che hanno certamente lasciato tracce significative per la diffusione culturale e storico-monumentale di questo territorio.
Vale la pena di citare in proposito le parole di Armando Brissoni: “- Era una persona energica e voleva che nel comune di Bivongi non ci fosse solo un nome geografico, o riaffiorassero nel passato memorie storiche di attività minerarie di alto valore, ma quella cultura e l'arte in genere potevano essere promosse e sostenute anche nel piccolo borgo, all'ombra dei monti e rinfrescato dalle sorgenti, come accade nelle grandi o medie città…” in ricordo di Angelina Melia e della sua personale inclinazione che non le hanno permesso di circoscrivere la sua vita negli stretti confini di un piccolo paese come Bivongi e che, per sua natura, non avrebbe voluto che fosse così.