A.8
- Appartenenza oggetto
- Altrui
- Categoria
- Dipinto/ esercizi astratti
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia, Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria
- Città
- Bivongi
- Luogo di conservazione
- Palazzo
- Luogo di collocazione
- Museo AM arte contmporanea
- Collezione
- Collezione AM
- Materia e tecnica
- masonite/ pittura a tempera
- Autore
- Furina Elio
- Datazione
- 2012
- Provenienza
- Donazione dell'artista
- Dimensioni
- cm. 59x49,5
Descrizione breve
NOTIZIE STORICO-CRITICHE:
L'opera è parte di una ricerca artistica "La caduta del tempo nella pittura astratta", avviata dall'autore insieme al curatore Armando Brissoni, per indagare il mutare dell'espressione artistica nell'ambito della figurazione pittorica e scultorea e la messe dei linguaggi verso la pittura astratta nella "storia" dell'arte contemporanea. Il percorso artistico di Furina si caratterizza come un disinvolto passaggio dal volume alla bidimensione; dalla figurazione al paesaggio.
Le debbo raccontare un aneddoto. Anni or sono quando tenevo corsi all’Istituto Italiano per gli studi Filosofici di Napoli, un anno lo tenni in febbraio. In una di quelle giornate di sole che si vedono solo a Napoli, avendo un giorno libero, mi imbarcai per Capri. Arrivato alla famosa piazzetta presi il sentiero che porta sulla passeggiata del costone (dove c’è la casa rossa dello scrittore Curzio Malaparte). Ad un certo punto per fotografare meglio i faraglioni c’è un piccolo sentiero che porta su una loggetta prendisole di cemento intitolata a Leonardo da Vinci. Non appena arrivato trovai poco arenile, ma appena discosto mi sono trovato davanti ad uno spettacolo unico: una piccola baia ove alla mia sinistra vidi una parete di roccia calcarea biancastra levigata dal vento emergere da un mare tanto blu che non avevo mai visto; di fronte una ripida parete gibbosa di arenaria sovrastata da un prato verde intenso su cui giganteggiava una folla di ginestre in fiore: io rimasi incantato di fronte a tanta bellezza. Ora, osservando il suo dipinto provo la stessa sensazione di tanti anni or sono (correvano gli anni ’90 poi riandai ancora costà ma era d’estate e fu tutto un altro effetto) sentendo da vicino la trasformazione visiva del bello di natura nel bello artistico (argomento che io sviluppai nel mio testo su Hegel dacché lo Hegel dissertò molto sulla differenza del bello naturale e quello artistico. Cap. II, Liviana Editrice, Padova 1968, pp. 17-30). Si potrebbe anche dire cosa può l’astrazione sulle sensazioni estetiche che prova l’artista,quando è sollecitato dalla natura. Cit. Armando Brissoni (Lettera di) Firenze 2013
Bibliografia
2015 Armando Brissoni, Gli "esercizi atsratti" di Elio Furina: la caduta del tempo nella pittura astratta. in <<Artfolio>>, periodico trimestrale, N. III /2015, AM Edizioni, 2015.