A.14

A.14
A.14
Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto/ esercizi astratti
Nazione, Regione, Provincia
Italia, Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Città
Bivongi
Luogo di conservazione
Palazzo
Luogo di collocazione
Museo AM arte contmporanea
Collezione
Collezione AM
Materia e tecnica
Cartone ondulato/Pittura a tempera
Autore
Furina Elio
Datazione
2012
Provenienza
Donazione dell'artista
Dimensioni
23x45

Descrizione breve

OGGETTO: Il supporto è costituito da cartone ondulato su cui viene steso l'acrilico.

SOGGETTO: Paesaggio astratto. 

ISCRIZIONE. Non è presente alcuna iscrizione.

NOTIZIE STORICO-CRITICHE: 

L'opera è parte di una ricerca artistica "La caduta del tempo nella pittura astratta", avviata dall'autore insieme al curatore Armando Brissoni, per indagare il mutare dell'espressione artistica nell'ambito della figurazione pittorica e scultorea e la messe dei linguaggi verso la pittura astratta nella "storia" dell'arte contemporanea. Il percorso artistico di Furina si caratterizza come un disinvolto passaggio dal volume alla bidimensione; dalla figurazione al paesaggio.

14) Il primo ad usare materiale d’imballaggio, cartoni ondulati compresi, fu il pittore tedesco, di estrazione dadaista, Kurt Schwitters (1887-1948) che lui definiva “Merz” cioè merce. Infatti, componeva dei collaggi con variate parti di cartone sia piane sia in rilievo, tra cui cartoni ondulati. Accanto o sopra di essi una qualche “toccata” di colori neutri. Nei suoi dipinti “…il fait entrer des milliers d’objects héteroclites, quelquefois ramassés dans la rue…”, come si vantava di dire. Ma mentre il tedesco tagliava ed incollava lei, in questo originale dipinto, crea una serie di passaggi dalla bi dimensione alla tridimensione; e “scavando” dà senso plastico al dipinto con una prospettiva che dona il basso rilievo stiacciato – per dirla con Donatello. Gli intervalli incidono sul rilievo sicché le ondulazioni assumono il tono della canna d’organo e N.11 N.12 N.13 N.14 viene il fatto di pensare che il dipinto sia uno spartito musicale: così ho potuto vedere certe partiture musicali di Sylvano Bussotti, che conobbi di persona ai concerti musicali della Scuola di musica di Fiesole negli anni ’90, discutendo a lungo, spartiti alla mano, su quello che lui definiva “…grafismo musicale o disegno sonoro…”. Infatti questi non avevano la misura dello spartito da leggìo tradizionale, ma erano grandi fogli sui cui pentagrammi vi erano delle decorazioni tonali, di tendenza art-decò, da eseguirsi a seconda della scansione visiva ivi riprodotta coadiuvata dalla scala tonale dei colori. Inoltre conobbi a Prato, teatro all’aperto ad emiciclo del “Complesso Museale L. Pecci”, Luciano Berio, il quale mi mostrò gli spartiti più ragionevoli di quelli di Bussotti. Conobbi anche Karl-Heinz Stockhausen della stessa scuola, di cui conservo un grazioso autografo. Qui si torna ad Albers – poiché anche lui in alcuni suoi scritti parla, forse con qualche velleità, di musicalità della sua pittura. Pertanto il suo dipinto tra modulazioni e “scavi” potrebbe essere persino “suonato” come pezzo pluritonale o enarmonico. D’altra parte proprio alcuni spartiti di Bussotti, sono esposti in Musei d’arte contemporanea come “Composizioni”. In fine: posso definirla un “continuatore” ed “allievo indiretto” del Bauhaus di Weimar/Berlino vista l’elaborazione delle scale cromatiche e dei materiali adoperati? La cosa sarebbe più orientativa. Credo di aver dato un ragguaglio sufficiente per poterle dire che il suo lavoro merita ampiamente d’essere conosciuto e riconosciuto. Farà una mostra? Sarebbe urgente visto che gli autori invitati alla prossima Biennale di Venezia sono veramente allo sbando-malgrado ci siano galleristi delinquenti che hanno il coraggio di sostenerli. Comunque per gentilezza me lo faccia sapere.

Bibliografia

 Armando Brissoni, Gli "esercizi atsratti" di Elio Furina: la caduta del tempo nella pittura astratta. in <<Artfolio>>, periodico trimestrale,  N. III /2015, AM Edizioni, 2015.